l'avvocato


“ Molte Professioni posso farsi col cervello e non col cuore. Ma l’avvocato no. L’avvocato non può essere un puro logico né un ironico scettico, l’avvocato deve essere prima di tutto un cuore: un altruista, uno che sappia comprendere gli uomini e farli vivere in sé, assumere su di sé i loro dolori e sentire come sue le loro ambascie. L’avvocatura è una professione di comprensione, di dedizione, di carità.

Non credete agli avvocati quando, nei momenti di sconforto, vi dicono che al mondo non c’è giustizia. In fondo al loro cuore sono convinti che è vero il contrario, che deve per forza essere vero il contrario: perché sanno dalla loro quotidiana esperienza delle miserie umane, che tutti gli afflitti sperano nella giustizia, che tutti ne sono assetati: e che tutti vedono nella toga il vigile simbolo di questa speranza...
Per questo amiamo la nostra toga: per questo vorremmo che, quando il giorno verrà, sulla nostra bara sia posto questo cencio nero: al quale siamo affezionati perché sappiamo che esso ha servito a riasciugare qualche lacrima, a risollevare qualche fronte, a reprimere qualche sopruso: e soprattutto a ravvivare nei cuori umani la fede, senza la quale la vita non merita di essere vissuta, nella vincente giustizia.
Beati coloro che soffrono per causa di giustizia...ma guai a coloro che fanno soffrire con atto di ingiustizia! E, notate, di qualunque specie e grado di ingiustizia: perché accogliere una raccomandazione o una segnalazione, favorire particolarmente un amico a danno di un estraneo o di uno sconosciuto, usare un metro diverso nella valutazione del comportamento, o delle abitudini, o delle necessità degli uomini, è pur questo ingiustizia, e pur questo offesa al prossimo, è pur questo ribellione al comando divino.”

Piero Calamandrei

Chi sono


Da quasi venticinque anni svolgo la professione forense in ambito penalistico: mi sono formato presso lo studio dell’Avv. Giuliano Torrebruno, con il quale ho potuto collaborare dal 1996 al 1998 seguendo importanti processi e nel contempo curando, assieme agli altri colleghi, la redazione settimanale del massimario penale per la rivista “Guida al Diritto” - Sole 24 Ore.

Negli stessi anni ho pubblicato per il Gruppo Buffetti il testo “Bilancio e Irap” in collaborazione con il Dr. Alessandro Corinaldesi.

Ottenuta nel 1999 l’abilitazione all’esercizio della professione, nello stesso anno ho avviato la mia attività presso lo studio di Roma, in via Foligno 10, fornendo consulenza ed assistenza in numerosi procedimenti per  reati di criminalità comune, reati societari e fallimentari, diritto penale minorile, diritto penale militare, nonché, da ultimo, reati informatici e diritto della privacy.

L’area dell’Informatica giuridica - con particolare riguardo ai temi della cybersecurity, cyberbullismo, reati di genere sulla Rete e Metaverso - rappresenta oggi per lo Studio Legale Lastei il settore di maggior interesse ed impegno professionale, sulla base delle rinnovate esigenze della clientela, unitamente all’attività di studio e ricerca in ambito accademico.